Che cosa significa popopopo nel tennis al Roland Garros?

Che cosa significa popopopo olé nel tennis al Roland Garros?

Se hai seguito anche solo una partita del Roland Garros, è probabile che tu abbia sentito il pubblico intonare un coro ritmato che suona come “po po po po po po”, seguito da un fragoroso “olé!”. Questo coro, apparentemente semplice, è diventato un elemento distintivo dell’atmosfera unica che si respira sugli spalti del celebre torneo parigino. Ma quali sono le origini di questo coro così tanto celebre, perché si utilizza e, soprattutto, che cosa significa popopopo nel tennis al Roland Garros? Per comprendere il significato di questa espressione, cerchiamo di capire quando nasce e che cosa significa.

Il significato letterale di “popopopo” al Roland Garros

Il coro “popopopo” che sentiamo al Roland Garros è sicuramente unico nel suo genere, ma fa parte di una tradizione sicuramente molto radicata nell’ambito dello sport: ma che cosa significa? Per comprenderlo, parliamo da un aspetto puramente letterale: trattasi di una vocalizzazione ritmica che imita il suono di strumenti a fiato, come le trombe, tipici delle esibizioni musicali durante le corride spagnole. Questa sequenza sonora è spesso seguita dall’esclamazione “olé!”, un termine spagnolo utilizzato per esprimere approvazione o entusiasmo. Nel contesto del Roland Garros, questo coro è diventato un modo per i tifosi di esprimere il loro sostegno e la loro partecipazione emotiva durante i momenti salienti delle partite; per capire che cosa significa, però, è importante comprendere quale sia il significato del popopopo che sentiamo al Roland Garros e quali le origini di questo celebre coro.

Che cosa significa “popopopo” al Roland Garros e perché si usa questo coro?

Oggi, soprattutto nel contesto del Roland Garros, il “popopopo” è più di un semplice coro: è un simbolo dell’entusiasmo e della passione che i tifosi portano con sé al Roland Garros. Per comprendere quale sia il significato del popopopo che si ascolta al Roland Garros nel tennis, però, è importante considerare le componenti fondamentali e le origini di questo coro tanto amato dagli spettatori parigini. Questo canto collettivo crea un senso di comunità tra gli spettatori, unendo persone di diverse nazionalità e culture in un’esperienza condivisa di tifo e celebrazione del tennis. Inoltre, il “popopopo” è diventato un elemento distintivo del torneo, contribuendo a creare un’atmosfera vivace e coinvolgente che distingue il Roland Garros dagli altri eventi del Grande Slam, in un mondo come il tennis dove è molto importante sottolineare anche il significato di termini più tecnici come slice.

Il “popopopo” ha un significato che affonda le sue radici in origini che risalgono alle tradizioni musicali spagnole, in particolare al pasodoble, una danza di origine militare che è stata adottata nelle corride come accompagnamento musicale. Uno dei brani più noti di questo genere è “En er mundo”, composto nel 1930 da Juan Quintero Muñoz e Jesús Fernández Lorenzo. Questo brano è stato utilizzato durante le sfilate iniziali delle corride, contribuendo a creare un’atmosfera di festa e anticipazione. Nel tempo, il ritmo coinvolgente del pasodoble è stato adottato anche in altri contesti sportivi, tra cui il tennis, dove è stato adattato dai tifosi per esprimere il loro entusiasmo durante le partite del Roland Garros.

Il significato del popopopo nel tifo del Roland Garros

Il “popopopo” ha avuto un impatto significativo sulla cultura del tifo al Roland Garros. Questo coro è diventato un elemento distintivo dell’identità del torneo, contribuendo a creare un’atmosfera unica che lo differenzia dagli altri eventi del circuito tennistico. Inoltre, il “popopopo” ha ispirato numerosi contenuti sui social media, con video e meme che celebrano questo aspetto caratteristico del Roland Garros: insomma, il significato del popopopo è diventato ormai particolarmente radicato anche al di fuori dello stadio. Tuttavia, non tutti apprezzano questo tipo di tifo: alcuni giocatori e spettatori hanno espresso preoccupazione per il potenziale disturbo che questi cori possono causare durante le partite, sottolineando la necessità di un equilibrio tra entusiasmo e rispetto per il gioco, soprattutto quando troppo reiterato da spettatori troppo esaltati.

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