In un mondo sempre più digitale, dove la scrittura si intreccia con simboli, codici e linguaggi informatici, capita spesso di imbattersi nel segno “<>”, un simbolo apparentemente semplice ma ricco di significati a seconda del contesto. Dai linguaggi di programmazione ai social network, dalle formule matematiche al design grafico, questo piccolo segno ha assunto valenze tecniche, logiche e persino espressive, diventando uno di quei simboli che, pur nella loro essenzialità, racchiudono concetti ben più complessi. Ma che cosa significa il segno <>, dove si usa e come si interpreta correttamente?
Che cosa significa il segno <>?
Il segno “<>” è un simbolo che può avere diversi significati, ma in generale viene utilizzato per indicare una relazione di “diversità”, “non uguaglianza” o delimitazione, a seconda del contesto specifico.
Il significato letterale e matematico del segno <>
In ambito matematico e logico, “<>” viene spesso usato come simbolo per “diverso da”, in alternativa al più comune “≠”. Questa convenzione è diffusa soprattutto nei linguaggi di programmazione e nei software di calcolo, dove “<>” serve a stabilire una condizione in cui due valori non sono uguali. Ad esempio, in un’istruzione logica come se A <> B, il sistema interpreta che l’azione dovrà compiersi solo se A è diverso da B. È una forma compatta, chiara e universalmente riconosciuta all’interno di determinati ambienti digitali e tecnici.
Che cosa significa <> nei linguaggi di programmazione
Nel coding, in particolare nei linguaggi come SQL, Pascal, Visual Basic o anche nei primi linguaggi di sviluppo, il segno “<>” è usato proprio come operatore di disuguaglianza, ossia per indicare che due variabili o valori non coincidono tra loro. Questo è particolarmente importante nei processi condizionali, in cui si devono attivare istruzioni solo in presenza di differenze tra elementi. In altri linguaggi, come Python o JavaScript, lo stesso significato è espresso con altri simboli come “!=”, ma la funzione resta invariata: stabilire una condizione di non equivalenza.
<> come simbolo stilistico e grafico
Al di fuori del mondo tecnico, il segno “<>” viene talvolta usato anche in modo decorativo o metaforico, ad esempio nei titoli, nei nomi utente o persino nei testi poetici digitali, dove può simboleggiare un abbraccio, una cornice, oppure un’apertura e chiusura di un concetto. È meno frequente ma non raro vedere “<>” usato in contesti creativi per racchiudere parole o messaggi. Questo impiego stilistico gioca sulla simmetria del simbolo e sulla sua capacità di suggerire delimitazioni o connessioni.
Perché è utile sapere che cosa significa il segno <>
Capire che cosa significa il segno <> permette di interpretare correttamente una moltitudine di linguaggi, da quelli informatici a quelli matematici, fino all’uso comunicativo in ambienti digitali. Non si tratta solo di sapere cosa indica, ma anche quando e perché viene utilizzato. La sua versatilità lo rende uno strumento chiave nei contesti logici e nei linguaggi formali, ma anche un elemento visivo interessante in ambiti meno convenzionali. Saperlo leggere e usare correttamente significa migliorare la propria alfabetizzazione digitale, uno strumento oggi sempre più fondamentale.

