Che cosa significa Piangere a 90 di Blanco?

Che cosa significa Piangere a 90 di Blanco?

Il ritorno discografico di Blanco con il brano Piangere a 90, uscito il 9 maggio 2025, segna una svolta stilistica ed emotiva, all’insegna della vulnerabilità e della rinascita. Dopo un anno di silenzio e un periodo turbolento a livello pubblico e personale, l’artista sceglie di tornare con una ballata cruda, sincera e profondamente personale. Ma che cosa significa Piangere a 90, davvero? Il titolo, all’apparenza ambiguo, racchiude un messaggio diretto, intimo, che punta dritto al cuore di chi ascolta.

Il significato del titolo Piangere a 90

La frase “si piange anche a 90”, ripetuta nel ritornello, non è solo una provocazione o una frase d’impatto: come ha spiegato Tananai, coautore del brano, questa immagine vuole suggerire che anche nei momenti di massimo piacere può emergere dolore. Il numero 90 non ha un significato esplicito, ma viene associato a una postura o a un momento di intimità fisica, e in quel contesto piangere diventa un gesto fortemente emotivo, quasi una resa, una rottura della maschera del desiderio. È un’idea potente: il dolore può convivere con il piacere, può infilarsi nei momenti che dovrebbero essere leggeri e trasformarli in qualcosa di più profondo.

Il conflitto tra Blanco e Riccardo

Nel testo della canzone Blanco si presenta come “Riccardo… Blanco… sono stato pure in vetta”, e già in quell’alternanza si legge una lotta interiore. L’identità pubblica e quella privata si confondono, mentre il successo passato viene visto con distacco, come qualcosa di freddo: “ho toccato il cielo e il dito si raffredda”. È un’immagine che evoca la solitudine del successo, la sensazione che, una volta raggiunto l’apice, ci si possa comunque sentire vuoti, alienati, lontani da sé.

Simbolismi, frasi chiave e il significato di Piangere a 90

Alcuni versi colpiscono per la loro sincerità: “non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra” è un messaggio diretto a chi tenta di nascondere il dolore dietro l’apparenza. È una critica sottile all’estetica superficiale, ma anche una riflessione sull’impossibilità di guarire ferite emotive con soluzioni rapide. Un altro verso emblematico è “quel fiore era un pallone”, chiaro riferimento all’incidente di Sanremo 2023, che diventa una metafora della bellezza fragile e dell’impulsività giovanile.

Il video e la rinascita

Il videoclip, diretto dal collettivo Broga’s, riprende simboli forti come la sospensione nel vuoto, richiamando Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, e racconta il ritorno dell’artista con un linguaggio visivo onirico ma carico di significato. Blanco cade, si rialza, si mette a nudo, letteralmente e simbolicamente. Il messaggio è chiaro: si può ricominciare dopo aver perso se stessi, anche passando dal dolore più profondo.

Un nuovo capitolo per Blanco

Piangere a 90 è più di una canzone: è una confessione pubblica, un ritorno disarmato e potente, che segna l’inizio di un nuovo ciclo artistico. Blanco non cerca più il consenso facile, ma si affida alla forza della fragilità, scegliendo una narrazione personale e vera, che parla a chi si sente smarrito, incompreso, stanco, ma ancora capace di emozionarsi.

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