Nel mondo del tennis professionistico, dove tutto sembra regolato da classifiche, punti ATP e qualificazioni serrate, esiste una porta laterale, spesso discussa e talvolta contestata, ma fondamentale per il funzionamento dei tornei: la wild card. Ogni anno, nei grandi appuntamenti del circuito, appaiono nel tabellone principale nomi che non avrebbero avuto diritto di accesso in base al ranking o ai risultati recenti. Eppure sono lì, pronti a giocarsi le loro carte contro i migliori. Ma che cosa significa wild card nel tennis, chi può ottenerla e quali sono le logiche che ne regolano l’assegnazione?
Che cosa significa wild card nel tennis?
Scopriamo come funziona questa opportunità speciale e perché è così strategica per giocatori, organizzatori e pubblico.
Il significato letterale di wild card
La locuzione inglese wild card può essere tradotta con “carta jolly” e, nel contesto tennistico, rappresenta un invito speciale concesso dagli organizzatori di un torneo a un giocatore che, altrimenti, non avrebbe i requisiti per accedervi direttamente. Il significato di wild card nel tennis è dunque quello di una deroga al sistema di accesso regolato da classifica e qualificazioni, utilizzata per garantire varietà, visibilità o sostegno a determinati profili. Si tratta di una decisione discrezionale, ma ufficiale, che consente a un tennista di entrare direttamente nel tabellone principale o in quello delle qualificazioni.
Che cosa significa wild card nel tennis per chi la riceve
Per un tennista, che cosa significa wild card nel tennis? Significa ricevere un’occasione unica, spesso inattesa, per partecipare a un torneo di livello superiore, confrontandosi con avversari di alta classifica e, nel contempo, potenzialmente accumulando punti fondamentali per il proprio ranking. Le wild card vengono assegnate a giovani talenti, giocatori locali, tennisti di ritorno da infortuni o ex campioni molto amati dal pubblico. In ogni caso, si tratta di un’opportunità che può cambiare il corso di una stagione o addirittura di una carriera, come dimostrano molti casi celebri nella storia del tennis.
Criteri e dinamiche di assegnazione
Ogni torneo ha un numero limitato di wild card a disposizione, solitamente tre o quattro per il tabellone principale, e la loro distribuzione è decisa dall’organizzazione del torneo, in accordo con le federazioni nazionali o con partner tecnici. Talvolta le wild card vengono usate per attirare grandi nomi o tennisti locali che possano aumentare l’attenzione mediatica; in altri casi, vengono concesse per premiare giovani promesse o ex vincitori in fase di rientro. Il significato di wild card nel tennis, quindi, è strettamente legato anche a logiche di promozione e visibilità, oltre che a una visione strategica sul lungo termine.
Dai tornei minori agli Slam: il valore della wild card
Le wild card esistono in tutti i livelli del circuito, dai tornei ITF ai Challenger, passando per i Masters 1000 e i quattro tornei del Grande Slam. In alcuni casi, chi riceve una wild card riesce a sfruttare al massimo l’opportunità, sorprendendo il pubblico e andando avanti nel tabellone. Celebre è il caso di Goran Ivanišević, che vinse Wimbledon nel 2001 proprio da wild card, o quello più recente di Emma Raducanu, protagonista di una straordinaria cavalcata agli US Open 2021. Sapere che cosa significa wild card nel tennis permette quindi di leggere meglio la composizione dei tabelloni e le scelte strategiche che li determinano.
Scopri anche che cosa significa PR nel tennis per capire chi può accedere ai tornei grazie alla classifica protetta dopo un lungo infortunio.

